L'IC "Radice - Alighieri" e la Fondazione "Girolamo Tripodi", il 25 maggio hanno ricordato Bruno Ielo a sette anni dal barbaro omicidio

"Bruno Ielo è morto perché voleva lavorare”. Questa è la frase che ha maggiormente colpito i presenti alla manifestazione, organizzata in sinergia dalla Fondazione “Girolamo Tripodi e dall’IC “Radice Alighieri”,  svoltasi presso la scuola primaria dell’istituto, per ricordare il tabaccaio ed ex DSGA della scuola di Catona, barbaramente ucciso la sera del 25 maggio, per essersi opposto ai ricatti e alle angherie della ndrangheta. Ha introdotto e moderato i lavori la Dirigente scolastica, Simona Sapone, che ha sottolineato come la memoria sia uno strumento indispensabile per   ricordare uomini e donne che hanno sacrificato la loro vita per i principi e i valori in cui hanno creduto". Relatori d'eccezione, il Presidente della “Fondazione Girolamo Tripodi”, Michelangelo Tripodi; il fratello di Maria Chindamo, Vincenzo; l’ex referente di “Libera”, Mario Nasone e la figlia di Bruno Ielo, Daniela. A prendere per primo la parola, dopo l'intervento della Dirigente, Michelangelo Tripodi il quale ha ricordato i bei momenti vissuti con Bruno Ielo nei numerosi viaggi per raggiungere il posto di lavoro a Gioia Tauro, dove entrambi erano Direttori Amministrativi, e si è soffermato anche sulla figura del padre, Girolamo, a cui è intitolata la Fondazione, dicendo che l'ex senatore e sindaco di Polistena fu sempre impegnato nella lotta contro la ‘ndrangheta: infatti, " fu uno dei primi in Calabria a testimoniare nel primo maxi processo contro la ndrangheta, tenutosi a Reggio Calabria ben 44 anni fa, nel 1978”.  Bruno Ielo  - ha concluso il Presidente della fondazione- "è stato definito un eroe silenzioso e semplice che ha avuto il coraggio di ribellarsi e che non ha mai piegato la testa. Per questo ha pagato con la vita. Con lui onoriamo e ricordiamo tutti quelli che non si sono piegati alla prepotenza e al sopruso e che hanno pagato con la vita per la difesa della libertà e dei diritti di tutti".

La figlia di Ielo, Daniela ha ricordato il padre, i bei momenti vissuti con lui e ha raccontato, con grande sofferenza, quella terribile serata in cui il padre perse la vita.

Vincenzo Chindamo  ha raccontato, suscitando la commozione dei presenti, la tristissima vicenda della sorella Maria, uccisa davanti al cancello della sua azienda agricola a Limbadi e ha evidenziato come il valore della testimonianza possa essere utile ad allontanare i giovani dalle false promesse delle organizzazioni criminali. Mario Nasone ha ricordato le 1081 vittime innocenti di mafia e ha invitato gli alunni a non disperdere il significato di questa giornata. Sono intervenuti, infine, il Presidente del Consiglio comunale di Reggio Calabria, Vincenzo Marra, che ha portato i saluti del sindaco, Giuseppe Falcomatà, e Paolo Ramondino, giudice del tribunale per i minorenni di RC che ha relazionato sulle tematiche che affronta svolgendo quel delicato incarico.

Ha concluso i lavori la Dirigente scolastica che, oltre ai relatori e alle associazioni  presenti, ha ringraziato i docenti di lettere, arte e immagine, sostegno che hanno  seguito  gli alunni della scuola secondaria di I grado  nella III edizione del Concorso "In memoria di Bruno Ielo".

 Gli allievi si sono cimentati in tre distinti lavori riguardanti la tematica della legalità: le prime classi hanno realizzato un elaborato grafico, le seconde un saggio breve, un racconto o un articolo e, infine, le terze un lavoro multimediale che rappresenti la legalità.

I lavori sono stati valutati da una commissione che ha stabilito di premiare i seguenti alunni:

 

elaborato grafico: 1) Paone Tommaso, , 2) Vicinzino Greta, 3) Bellè Domenico

 

elaborati scritti: 1) Notaro Lorenzo, 2) Vitali Luca, 3) D’Agostino Vincenzo

 

elaborati multimediali: 1) Billari Miriam, Scarfò Giulia, 2) Classe III E, 3) Pizzimenti Chiara.

 

 Alla fine della manifestazione, presso l’area cortilizia scuola secondaria di I grado, è stato scoperto un banner permanente per  ricordare questa importante giornata.

 

Prof. Antonio Lombardo

referente comunicazione esterna

IC “Radice Alighieri”

Catona

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