La dirigente risponde ai suoi allievi
La dirigente risponde ai suoi allievi (tratto dal giornale scolastico “Hermes”):
Da anni ormai ricopre il ruolo di Dirigente scolastica, quando ha capito che avrebbe voluto ricoprire questo ruolo?
“Ho capito di voler intraprendere la carriera di Dirigente Scolastico quando ho ritenuto di potermi impegnare in un’attività complessa dal punto di vista educativo ed organizzativo. Anche la mia formazione giuridica ha contribuito a far nascere un grande interesse verso gli aspetti organizzativo-gestionali del mondo scolastico”.
Qual è la mission della sua scuola? Quali i punti di forza su cui contare e quali i punti di debolezza da migliorare?
“L’Istituto che dirigo persegue molti obiettivi: accompagnare l’alunno dalla scuola dell’infanzia alla secondaria di primo grado garantendo a ciascuno lo sviluppo di tutte le sue potenzialità; valorizzare gli interessi e le capacità dei singoli; promuovere in ciascun alunno l’educazione al rispetto di sè , degli altri e dell’ambiente circostante; educare ai valori della solidarietà e della convivenza civile. Uno dei maggiori punti di forza dell’Istituto consiste nella buona integrazione delle attività di ampliamento dell’offerta formativa con le attività curricolari. L’inclusione degli studenti con difficoltà legate all’apprendimento è uno degli aspetti sui quali la scuola deve continuare a migliorare i suoi interventi utilizzando metodologie e strategie educative sempre più adeguate ed innovative”.
La scuola è situata in una realtà locale eterogenea. Come affronta quotidianamente le difficoltà che il territorio le pone?
“La scuola si trova in una zona periferica della città a volte trascurata dalle istituzioni ma la presenza di docenti qualificati, di un personale collaborativo e di famiglie solidali permette di far fronte alle criticità che quotidianamente si presentano”.
La pandemia ha cambiato anche il modo di fare scuola e di vivere la scuola. Quali scelte sono state fatte nel suo istituto per rendere fruibile a tutti i servizi erogati e, in modo particolare, il processo di insegnamento – apprendimento?
“Le piattaforme digitali si sono rivelate strumenti indispensabili in questo ultimo anno, caratterizzato da un’emergenza epidemiologica che ha modificato le modalità educativo-didattiche e le relazioni. Anche la nostra scuola si è dotata di una piattaforma digitale. Una conseguenza positiva dell’attività didattica svolta a distanza è stato il balzo in avanti nell’utilizzo dei dispositivi e dei software sia da parte degli alunni che da parte del corpo docente. L’istituto ha elaborato un protocollo di sicurezza scolastica anticontagio da Covid 19 che tutti gli alunni, i genitori e il personale scolastico hanno scrupolosamente osservato”.
Quali sono, secondo Lei, i valori più importanti cui una società non può rinunciare? La scuola quale contributo può dare nella trasmissione di questi valori?
“I valori della società moderna cambiano continuamente e questo si riflette anche sul sistema dei valori di ogni individuo. La scuola è, subito dopo la famiglia, la principale agenzia di socializzazione e formazione della personalità del bambino e del preadolescente. Il suo compito fondamentale è fornire gli strumenti necessari per crescere culturalmente, psicologicamente e socialmente, acquisire un certo grado di responsabilità e autonomia e, infine, formare alla cittadinanza e alla vita democratica. La scuola è prima di tutto studio, conoscenza, cultura, apprendimento dei saperi, ma è anche educazione, luogo di crescita civile e di cittadinanza; è il posto in cui nascono e crescono affetti, sentimenti, e si affermano le prime amicizie, che, in molti casi, resteranno per tutta la vita”.
In chiusura Le chiediamo di dare un consiglio ai suoi ragazzi, veri attori protagonisti dell’istruzione, ma sempre più attratti dal mondo virtuale, affinché possano apprezzare fino in fondo la bellezza del sapere e il fascino della scoperta.
“Sia sempre presente in ciascuno il richiamo ai doveri di studio, di impegno per prepararvi al meglio alle sfide del futuro. Mai come in questi tempi avete potuto comprendere l’importanza di vivere in una società costituita da cittadini competenti, dotati di senso civico e capaci di comprendere e leggere la realtà attraverso gli strumenti offerti dalla cultura e dalla conoscenza”.